Orange di Ichigo Takano

Nella primavera dei suoi sedici anni Naho riceve una lettera alquanto particolare.

Il mittente? Lei stessa. Non si sa come sia arrivata, l’unica cosa certa è che quella lettera è stata scritta proprio da Naho, ma dieci anni nel futuro. Come può una cosa così assurda essere una certezza? In fondo mai nessuno crederebbe a una cosa simile. Nel plico di fogli contenuti nella busta però, la Naho futura comincia a descrivere gli accadimenti di quell’anno: a partire dal fatto che quella mattina sarebbe arrivata in ritardo a scuola. La lettera prevede anche che quel giorno, il primo della seconda superiore, sarebbe arrivato un nuovo compagno di classe, Kakeru, che il suo gruppo di amici avrebbe poi invitato a tornare a casa insieme a loro.

Come previsto, lui rifiuterà, e la Naho del futuro le chiede espressamente di non insistere e di lasciarlo andare a casa per conto suo. Purtroppo gli amici convinceranno il ragazzo, ed essendo difficile spiegare una lettera così strana, Naho non riuscirà ad impedire che accada. Il giorno dopo Kakeru non si presenterà a scuola. Il passato non è cambiato e, di conseguenza, nel bene e nel male gli avvenimenti continueranno a seguire quelli descritti dalla ragazza del futuro.

Riuscirà da sola a cambiare il corso della storia, oppure tutto ciò che è scritto nella lettera si avvererà? E sarà in grado di confessare i suoi sentimenti per Kakeru?

Scritto da Ichigo Takano, “Orange” inizia la sua pubblicazione in Giappone nel 2012 e ne viene fatto un adattamento anime nel 2016. Quest’opera non tratta semplicemente della classica cotta di una liceale per il misterioso nuovo compagno di classe. “Orange” ci racconta di due modi diversi di affrontare il lutto e il rimpianto di non aver salvato una persona cara: quello di un figlio che, nonostante la giovane età, si sente responsabile delle scelte del genitore, e quello di un gruppo di amici che, se solo avessero prestato più attenzione, non avrebbero vissuto in un futuro senza il loro compagno.

Questo manga ci fa rimanere sulle spine fino all’ultimo, ma nel corso di cinque volumi ci permette di apprezzare le emozioni e i sentimenti dei personaggi: non solo il dolore, ma anche la gioia, la speranza e l’amore, non necessariamente romantico. Affronta in maniera profonda il tema della depressione, ricordandoci l’importanza dell’aiuto che gli amici possono dare per uscire da quell’abisso.

Cari lettori della nostra rubrica del fumetto, “Orange” è certamente un’opera che sensibilizza su alcuni temi importanti, ma potrebbe anche avvicinarsi a esperienze vissute, perciò siate prudenti.

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