Girotondo di Sergio Rossi e Agnese Innocente
Bologna, questi anni.
Questa è la storia di Stefano e Anna, di Anna e Ludo, di Ludo e Chiara, di Chiara e Matilde, di Matilde e Andrea, di Andrea ed Ennio, di Ennio e Sara, di Sara e Tarek, di Tarek e Isa, di Isa e Stefano: dieci episodi e mille sfumature.
È un girotondo di amori, di amicizia, di innamoramenti, di speranze, di tradimenti, di post su Instagram, di messaggi su WhatsApp, di letture di Murakami Haruki, descritti con la schiettezza, la lucidità, la poesia e la potenza che si provano soltanto da giovani.
Come nell’omonimo testo di Arthur Schnitzler, c’è un via vai continuo di storie: se ne conclude una e si ha subito voglia di ripeterne un’altra.
È impossibile non restare affascinati da "Girotondo" (il Castoro), questo intenso graphic novel scritta da Sergio Rossi e disegnata da Agnese Innocente: mai prima d’ora era stata mostrata così profondamente la “vita vera” dei ragazzi di vent’anni.