Metamorfosi di Kaori Tsurutani
Una giornata d’estate la signora Ichinoi si rifugia dal caldo afoso in una piccola libreria. Spulciando tra gli scaffali la vecchina nota la sezione manga e, ricordandosi di come da giovane li leggesse anche lei, decide di dare un’occhiata. Ispirata dallo stile dei disegni in copertina, ne sceglie uno, non sapendo però che si tratta di un manga Boys’ Love. Giunta alla cassa, ad occuparsi del suo acquisto sarà la giovane Urara: una studentessa delle superiori che lavora part-time alla libreria e, per casualità, un’amante di fumetti BL, specialmente di quello scelto dalla signora Ichinoi.
Da questo incontro fortuito ne seguiranno altri, prima in libreria e poi fuori: la signora Ichinoi infatti, appassionatasi alla trama, compra i volumi seguenti e si accorda con Urara di discutere la trama lontano da orecchie indiscrete. La signora Ichinoi, un’anziana signora che vive da sola perché la figlia è all’estero, e Urara, un’adolescente con difficoltà a relazionarsi, scopriranno non solo di aver trovato qualcuno con cui parlare di manga, ma anche una grande amica, di cui avevano certamente bisogno.
Per chi non lo sapesse il Boys’ love, ossia "l’amore tra ragazzi", è un genere presente nella letteratura giapponese fin dall’inizio del ‘900, e che viene trattato anche da autori famosi, come il vincitore del premio Nobel per la letteratura Kawabata Yasunari. Oggigiorno è principalmente associato a manga, anime e doujinshi (fumetti amatoriali ai quali si dedicherà la giovane Urara). Essere fan del Boys’ love tuttavia non è visto di buon occhio in Giappone, le ragazze amanti del genere vengono chiamate fujoshi, termine dispregiativo che significa ‘rotten girl’, poiché viene considerato da pervertite. Inoltre l’omosessualità è un argomento ancora considerato tabù: le persone che fanno parte della comunità LGBTQIA+ sono tenute a nascondere la loro identità di genere e la loro sessualità in pubblico per evitare di infangare il nome della famiglia.
Proprio perché si tratta di un argomento off-limits, l’omotransfobia non sembra particolarmente evidente in Giappone, ciononostante è un dato di fatto che le persone queer non siano tutelate e che non vi siano leggi a favore delle coppie omosessuali, alle quali non è concesso sposarsi o adottare figli. L’omofobia presente in Giappone è relativamente recente, e la sua causa è da ricercarsi nelle sue relazioni con i paesi occidentali, ma non staremo qui a dilungarci troppo, dopotutto quello che avrà attirato la vostra attenzione sarà il manga che abbiamo scelto per questa rubrica.
Scritto da Kaori Tsuritani, “Metamorfosi” racconta non solo la storia dell’amicizia tra due donne di due generazioni diverse, ma attraverso il loro punto di vista narra anche la storia dei personaggi del manga BL che Urara e la signora Ichinoi stanno leggendo.
Uno stile semplice ma dettagliato, una lettura scorrevole ed emozionante, “Metamorfosi” è una serie manga di soli cinque volumi, ed essendo pubblicata in Italia da J-POP la qualità della stampa e la copertina non possono che essere di qualità!