Silica Void di Claudio Cicciarelli e AlbHey Longo

“Te lo dico dall’inizio…Tu devi andare avanti.”

Lotus ci prova, prova con tutti i controller che ha in casa ma niente da fare, il gioco non va avanti…

Ma partiamo dall’inizio, Lotus e i suoi amici decidono di boicottare Empty Cave Games and Books, una fiera di libri, fumetti, videogiochi e merchandise, i cui organizzatori ormai sono più interessati ai guadagni che al mondo nerd. E così, dopo un accurato piano che prevede creare caos senza farsi scoprire, e la cui regola fondamentale è “niente acquisti”, Lotus compra il leggendario videogioco Silica Void mentre i suoi amici lo incitano a darsi alla fuga perché rincorsi dallo staff. 

Il che ci riporta a un Lotus piuttosto irritato perché il personaggio di Silica Void gli dice di andare avanti, ma nessun controller sembra funzionare. Il suo amico Encarta gli dà una mano e scoprono che per farlo funzionare bisogna collegare webcam e microfono. 

Mentre Lotus prova ad andare avanti con il videogioco, il gruppo di adolescenti cerca di rendere agibile il vecchio edificio che ospitava i “fondatori della città”, nonché “creatori del circolo culturale” e “primi ambasciatori del nerdismo nel mondo”, insomma il luogo perfetto per inaugurare la nuova fiera!

Ma più Lotus si impegna, e più Silica Void sembra riflettere le immagini di tutta la sua vita, dalla scuola alla statua dei fondatori, qualcosa che nessuno avrebbe potuto programmare, a meno che… a meno che dietro tutto ciò non ci sia qualcuno che lo conosce davvero molto bene.
Resta il fatto che tutto questo mistero e questa pressione di “andare avanti” danno alla storia un’atmosfera davvero creepy!

Lo stile dinamico e giovanile, i colori vivaci e la grande espressività, rendono questo fumetto accattivante. Consigliatissimo per gli amanti di videogiochi e programmazione, ma anche per quelli del mistero, “Silica Void” è ricco di riferimenti a videogames, software e altro ancora: una buona occasione anche per mettere alla prova le vostre conoscenze!
Per chi invece è un amante di storie sull’amicizia, questo fumetto trasmette un messaggio davvero importante, ossia che alcune partite (della vita) non sono fatte per essere giocate come single player.