Io e Pepper

di Beatrice Alemagna

Buongiorno carissimi amici! Finalmente le giornate iniziano a scaldarsi anche se le piogge ancora non ci abbandonano, il cambio degli armadi oramai lo abbiamo fatto già da un pezzo, e si iniziano a vedere ginocchia avanzare per strada e gomiti in bella vista!

Ma, ahi ahi!, i nostri piccoli si sa sono più esposti a qualche piccola sbucciatura! Ma d’altronde se non corrono e saltellano come ranocchiette, mica sono contenti i nostri mostriciattoli!
Ma che succede quando la caduta provoca una bua un pochino più profonda, ci si sbuccia per benino e esce sangue da sembrare un film dell’orrore?!

Succede che sicuramente i nostri cuccioli faranno qualche lacrimuccia ma noi saremo pronti a consolarli e medicarli, in attesa che la crosta si stacchi lasciando posto a una cicatrice bianca!
L’albo illustrato di oggi, firmato dalla nostra pluripremiata Beatrice Alemagna, “Io e Pepper”, ci narra un fatto di quotidianità infantile capace però di meravigliarci tanto per l’originalità dell’idea narrata tanto per la forma in cui viene presentato il fatto.

La voce narrante è quella della bimba che, caduta, si sbuccia il ginocchio ma è anche quella di Pepper, così la bimba ha chiamato la cicatrice, sua nuova compagna di viaggi, “…che orribile nome mi hai dato! Non potevi chiamarmi Bella o Perlina…?”.

La crosta diventa a tutti gli effetti la compagna della bimba per molto tempo (si sa, la concezione temporale nei bimbi è un pochino sfasata), la vede crescere, la sente pulsare, tirare, bruciare, poi la vede diventare sempre più morbida e piccola fino al momento in cui la crosta deciderà che è arrivato il momento di salutare la bimba e lasciare finalmente il suo ginocchio! 

Una storia in cui noi tutti ci possiamo ritrovare, chi non ha una cicatrice sulla pelle che segna come un tatuaggio un ricordo nella nostra mente? E sarà così anche per la nostra piccola protagonista che vedrà in quel segno il ricordo “dell’odore dei giorni in campagna, le lacrime di quando piangevo come una bimba piccola per le ginocchia sbucciate…

Una storia di crescita che insegnerà ai nostri bimbi ad affrontare le loro cadute e soprattutto a sapersi sempre e comunque rialzare perché, dopotutto, le croste se ne vanno ma ci avranno dato una lezione di vita!
E allora che aspettate? Correte ad acchiapparvi il nostro albo appeso all’albero ma attenti a non inciampare…!

Età di lettura: dai 4 anni
Parole chiave: AHIA!, BUA!, CROSTICINA