Una giornata no
A chi non è mai capitato di avere una giornata no? Una di quelle giornate che già alzandoti dal letto percepisci che non tutto filerà liscio come l’olio? Per scoprire pure, aprendo i balconi di casa, che fuori piove? Sono quelle giornate in cui si vorrebbe tornare a letto ma non si può, e allora ci si prepara per affrontare la giornata pur sapendo di non essere al top e questo significa solo… pasticci in arrivo!
Eh sì, perché come ben si legge in “Una giornata no” edita da La Margherita, quando iniziamo ad approcciarci alla giornata e quindi alle persone chi ci stanno a fianco non con il nostro solito sorriso ma con un bel cipiglio stampato in fronte, corriamo un grosso rischio: quello di innescare delle reazioni a catena, come in un effetto domino, per cui una scortesia dà origine ad una nuova scortesia originando un concatenarsi di giornate no, in un crescendo di dimenticanze, rimproveri, osservazioni poco gentili, piccole liti tra fratelli o tra migliori amici.
La nostra storia inizia già dalla copertina, dove vediamo Edoardo che, rattristato dalla grigia giornata di pioggia, guarda sconsolato fuori dalla finestra in compagnia del suo cagnolino. Ma per fortuna che c’è Charlie, il suo fido amico, perché sarà proprio lui che a metà del racconto farà prendere una piega diversa a questa catena di brutte giornate che sembrano essere senza soluzione di continuità.
Eh già, a Charlie in effetti non importa se fuori piove o c’è il sole e non gli importa neppure se Edoardo, che ha appena litigato con la sorella, sia ora di cattivo umore perché per Charlie, il gesto di stizza che Edoardo ha appena avuto nei suoi confronti, è in realtà per lui solo un gioco. E sarà proprio lo scodinzolare felice di Charlie ad innescare una catena di buone azioni, gentilezze e dimostrazioni di affetto che ripercorrerà a ritroso tutti i malintesi verificatesi nell’arco della giornata, fino a quando nel momento in cui, verso sera, fa capolino da dietro le nuvole il sole (e non poteva di certo essere diversamente) ripara alla sua dimenticanza anche chi, a sua insaputa, aveva innescato di mattina presto tutta la catena di giornate no!
La prossima volta che ci svegliamo di cattivo umore ricordiamoci che un piccolo dettaglio può fare la differenza e che, quello che da fuori può sembrare una banale dimenticanza, può cambiare l’umore di chi la riceve e, a catena, rovinare l’umore di tutta la famiglia e degli amici che poi incontriamo!
Il testo semplice, poche righe per pagina che accompagnano delle illustrazioni altrettanto eloquenti (si vede sempre la stessa sequenza: prima la dimenticanza, poi la perplessità nel volto di chi la riceve e quindi la sua reazione sgarbata nei confronti di chi gli capita a tiro), può aiutare i nostri bambini a capire che a volte può succedere di arrabbiarsi anche senza alcun motivo apparente, ma allora ciò che conta è saper rispondere con un bel sorriso anche di fronte ad una sgarberia e chissà che, con questo sorriso, non si riesca a ribaltare la brutta giornata dandole una nota positiva!
E allora buona lettura e tanti sorrisi a tutti dai vostri bibliotecari!
Parole chiave: giornata storta, broncio, sorriso, codina festosa
Età di lettura: dai 4 anni