Nostalgia - Eshkol Nevo

La nostra recensione

Per la maggior parte dei lettori del Club del Martedì della biblioteca di Martellago, il libro di Eshkol Nevo è stato una bella scoperta. Non è facile entrare nel romanzo, riconoscere immediatamente le voci che si alternano senza soluzione di continuità. Ma dopo poche pagine, una volta imparato a distinguere i protagonisti, la lettura si fa spedita e avvincente. Il libro si presenta suddiviso non in capitoli, ma in stanze seguite tutte da un ritornello finale. E questa è la struttura delle Ballate, originalissima trovata dell'autore. L'intreccio di vite e sentimenti dei vari personaggi, che sono tutti in egual misura protagonisti, scava dentro al lettore lasciandolo con una sensazione dolorosa di nostalgia e fragilità. Il grande pregio di Nevo è saper tratteggiare semplici fatti di vita quotidiana, ambientati nelle quatto case di Maoz Zion, tra Gerusalemme e Tel Aviv, inserendoli in un contesto politico e sociale estremamente instabile e tormentato. Il tutto con grande leggerezza, senza assumere posizioni politiche o esprimere giudizi. Abbiamo apprezzato l'equilibrio nel raccontare l'evolversi delle relazioni, l'abilità nel descrivere i protagonisti in base a piccoli dettagli emotivi, la giusta misura dei pensieri e dei dialoghi senza mai cadere in uno sdolcinato sentimentalismo. Ci sono piaciuti la storia d'amore tra Noa e Amir così intensa eppure così fragile e incerta; il matrimonio di Sima e Moshe con i contrasti religiosi e la determinazione di Sima a non cadere nella facile trappola del fanatismo; i dialoghi via via sempre più imperniati sulla fiducia tra il piccolo Yotam e Amir. La vicenda di Saddiq offre un cambio di prospettiva, lo sguardo di chi è stato escluso ed è rimasto fuori, con il rimpianto per la casa che gli apparteneva e il desiderio di riscatto, di riprendersi ciò che di diritto gli appartiene. Ultimo ma non meno rilevante è Modi, un po' l'alter ego di Amir, che entusiasticamente descrive mondi diversi, incontri con persone nuove, esperienze straordinarie ma alla fine decide di tornare, pervaso anche lui dalla nostalgia.