Giovedì con l'autore

gen 16. mag 29.

Presentazioni di libri e incontri con l'autore in biblioteca.

Data
16 gennaio 20252025-01-16T08:30:00 - 29 maggio 2025 2025-05-29T08:30:00
Ora
20.30 2025-01-16T08:30:00 - 20.30 2025-05-29T08:30:00
Luogo
Biblioteca civica "G. Tronchin"

GIOVEDÌ 16 GENNAIO ALLE 20.30

Silvia Favaretto
E vissero infelici e contente

Il libro di Silvia è un libro necessario. I suoi versi demistificano il ruolo delle 
donne che tradizionalmente ci hanno fatto imparare attraverso le fiabe. 
Le poesie di Silvia decostruiscono la “damigella in pericolo” e la presentano 
come una donna indipendente e dotata di potere, padrona del proprio destino. 
Una donna di cui la società ha bisogno, che questi tempi richiedono. 
Sottolineo i versetti che hanno tanta bellezza quanto verità: "l'amore romantico 
è la peggiore eredità che le nostre madri avrebbero potuto lasciarci". 
Nelle poesie di Silvia non c'è più l’amore romantico delle favole, c'è la 
riaffermazione del fatto grande e bello che potrebbe accaderci in questa vita: 
essere donne, essere libere, avere se stesse e lottare.

Presentazione a cura di Annalisa Busato
Letture a cura di Carla Bertollini

GIOVEDÌ 30 GENNAIO ALLE 20.30

Fulvio Ervas
Il tatuatore innamorato

Treviso, cinque del mattino: un urlo orribile si leva da Michelangelo’s Tattoo. Il titolare della bottega, noto per aver ‘arredato’ la pelle delle signore bene di Treviso e dintorni, viene trovato con un chiodo di singolari origini conficcato nel cuore. Accanto al chiodo, la riproduzione di un'effimera... Massimo Malanotte è insomma un quasi celebre artista: figlio di un celebre avvocato, “quello della Pedemontana veneta... che ha protetto la regione nella fase degli espropri”. Le piste che portano al delitto sono molte, il registro dei clienti di Malanotte ampio e curioso: ogni cliente è associato al nome di un insetto... Preoccupato per l’improvvisa partenza alla volta dell’Iran dell’adorato zio Cyrus, l’ispettore Stucky districa il bandolo della matassa, e intanto racconta usi e abusi tipici di un territorio ricchissimo: di risorse, contraddizioni e ingiustizie.

Presentazione a cura di Annalisa Busato

GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO ALLE 20.30

Daniele Pistolato
Capelli di donna

Autunno 1994: in un paesino dell’Alaska una donna scompare nel nulla.
Alla sede della polizia locale viene recapitato un macabro messaggio, che sembra quello di un mitomane.
Confrontando il caso con altri due accaduti di recente, aventi caratteristiche spaventosamente simili e classificati come irrisolti, una profiler dell’FBI comprende di essere di fronte all’operato di un pericoloso serial killer.
I corpi delle prime due vittime, sempre di sesso femminile, sono stati rinvenuti alcuni giorni dopo in due diversi luoghi della cittadina.
La terza donna sarà già morta?
Sul posto viene chiamato l’Agente Speciale Sean Eckhart, dell’FBI: un rude e solitario detective, tormentato dal suo stesso passato.
Il suo vero ruolo sembra però essere quello di dare supporto alla giovane collega Rachel Fox: la profiler che ha collegato i tre casi.
All’inizio l’idea di fare coppia non va giù ad Eckhart, ma durante le indagini scoprirà pian piano le doti della nuova partner.
I due vengono a conoscenza che il killer rapisce donne che lui considera e descrive “peccatrici” di qualcosa.
Infatti, gioca con la polizia e si fa conoscere con quei sinistri messaggi.
Per riuscire a fermarlo, i protagonisti dovranno studiare la sua mente criminale e scoprire i numerosi segreti che si celano dietro la vita delle vittime, in un posto in cui si perde la percezione del tempo, dove l’oscurità e il gelo arrivano prima del previsto, in una stagione grigia e angusta.

Presentazione a cura di Annalisa Busato

GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO ALLE 20.30

Michela Manente
Poesie della conoscenza

«Le "Poesie della conoscenza" compongono una silloge formata dall'inanellarsi di testi poetici (sono quarantuno poesie inedite, che comprendono anche tre gruppi di haiku) riuniti dalla ricerca di significati in campo relazionale, sentimentale, umano, nel nome dell’amore, dell’amicizia, della passione dei sensi. Lo "sguardo privato e poetico sull’esistenza si declina infatti attraverso le variabili dell’amore-passione, della vendetta, della violenza a tratti, ma si rifugia altrettanto volentieri in emozionanti dettagli naturali, in richiami culturali a uomini e donne del passato e del presente che hanno lasciato un segno forte, sempre. Il suo è un viaggio dentro e fuori di sé, dove non vuole dimenticare ciò che l’ha fatta più matura e consapevole, ma insieme vuole abbandonarsi, se può, alla libertà dell’essenza vitale"» (dalla prefazione di Elisabetta Ticcò)

GIOVEDÌ 13 MARZO ALLE 20.30

Alessandra Trevisan
Milena Milani: un invito alla lettura

Milena Milani è stata una figura di intellettuale ad ampio raggio, contrastata e differente, capace di mettere il proprio ingegno a servizio delle arti e di una società che ha beneficiato della sua irrequietezza, della sua misura. Si fa piacevole e giusto tornare a parlare di lei dopo che per decenni il suo nome è caduto in un immotivato oblio. Alessandra Trevisan introduce il lettore alla scoperta della scrittrice, dell'artista, della donna di cultura libera da qualsiasi compromesso; lo fa con un linguaggio preciso e, cosa che più conta, con la stessa passione con cui Milani traguardava ogni suo progetto.

Dialoga con l'autrice Martino Lazzari

Link utili:
https://farfarfare.it/ri-alzate-la-voce-milena-milani/
https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/milena-milani
https://leortique.wordpress.com/?s=Milena+Milani

GIOVEDÌ 27 MARZO ALLE 20.30

Manuela Campalto
Nastri rosa

Nastri Rosa è la storia di Gaia, una giovane donna che rimette ordine tra i suoi ricordi e quelli della madre malata di Alzheimer, per ricomporre il quadro della sua vita e trovare la serenità della quale ha bisogno per iniziare a costruire il suo futuro.
Nastri Rosa scivola sullo scorrere di memorie che riemergono nella vita di Gaia e le permettono, attraverso la ricostruzione della sua vita familiare, di ritrovare l’infanzia e dare solidità al suo essere diventata adulta.
È nello stesso tempo il racconto di una memoria che, inesorabilmente, scompare. Di una malattia che annebbia i tratti del viso e sfoca i ricordi, lasciando a vecchie fotografie il compito di custodire, con dolcezza e strazio, una storia di famiglia.

Presentazione a cura di Monica Cornello

GIOVEDÌ 10 APRILE ALLE 20.30

Carlo Degiorgi
La straordinaria storia di nonno Felice

Da una profonda ricerca genealogica famigliare, emerge la figura di Felice Degiorgi, il mio trisavolo.
Siamo nella Lomellina nel pieno XIX secolo, tra i paesi di Suardi, Gambarana e Pieve del Cairo.
Questo romanzo storico parla della vita di un semplice contadino che ha visto innumerevoli cambiamenti, sia territoriali che storici, in una Lomellina dapprima sotto il Regno di Sardegna e successivamente, dopo guerre, tumulti, moti e sommosse, divenuta identità propria in una nuova Italia. Felice Degiorgi nacque a Suardi nel 1820 (allora chiamato Borgofranco) e morì a Pieve del Cairo nel 1910. Durante la sua lunga esistenza (90 anni) vide tutto questo ed il libro parla di lui, dei luoghi in cui ha vissuto e di tutte le persone che hanno fatto parte della sua vita. La piccola storia locale, quella con la "s" minuscola, si intreccia con la grande storia, quella con la "S" maiuscola ma ogni evento che accade non è meno importante di un altro.
Ognuno di noi potrebbe avere un suo "nonno Felice".

Presentazione a cura di Monica Cornello

GIOVEDÌ 8 MAGGIO ALLE 20.30

Sabrina Zuccato
La levatrice di Nagyrév

Zsigmond Danielovitz, incaricato di indagare sul cadavere di un’anziana contadina, è un uomo indebolito dalla guerra, ma vigile. E così ci mette poco a scorgere, dietro gli occhi degli abitanti di Nagyrév, qualcosa di sinistro. Nagyrév è un piccolo villaggio sperduto nella pianura ungherese, l’anno è il 1929 e il benessere, in quella ristretta comunità rurale, non arriva. Zsigmond Danielovitz si rende presto conto che la morte della donna sulle sponde del fiume Tibisco non è che l’anello di una lunga catena di scomparse e incidenti che da tempo coinvolgono il piccolo villaggio. "La levatrice di Nagyrév" racconta un fatto di cronaca realmente avvenuto tra le due guerre mondiali, un episodio che sconvolse l’Europa non solo per l’efferatezza dei crimini, ma anche per un inedito capovolgimento dei ruoli: le donne uccidono gli uomini, si vendicano. Superstizione, violenze, miseria e soprusi sono i protagonisti delle vite che si incrociano in questo affresco rurale, dove a fare le spese di appetiti e frustrazioni sono sempre le donne. Le regole patriarcali della comunità magiara e le meschinità dell’animo umano creano situazioni insostenibili e sofferenze ingiustificabili per mogli e figlie, anziane e ragazze. Personaggio chiave, intorno al quale girano le storie di Nagyrév, è la misteriosa Zsuzsanna, levatrice dal passato fumoso, spesso etichettata come «strega» dai suoi concittadini, temuta e, ogni tanto, rispettata, una figura carismatica, rarissimo esempio di donna emancipata, cui molte «sorelle» chiedono aiuto per risolvere i guai che hanno dentro casa: gravate da inganni, stupri e sottomissioni, le vittime hanno deciso di alzare la testa.

Presentazione a cura di Annalisa Busato

GIOVEDÌ 29 MAGGIO ALLE 20.30

Marco Molin
Torcello antica e moderna
Edizione critica dell’originale a stampa del 1871 di Nicolò Battaglini

Nominato direttore del nascente Museo dell’Estuario nel 1870, Nicolò Battaglini fu l’iniziatore di una serie di studi legati all’isola di Torcello. Nel suo “Torcello Antica e Moderna” dato alle stampe nel 1871, egli descrive la storia dell’isola offrendo uno spaccato di Torcello nella seconda metà dell’Ottocento, quando l’incuria del tempo e le vicende umane avevano ormai ridotto l’isola in uno stato di deplorevole abbandono. In questa desolante situazione, egli però vide i germi per la ricostruzione del suo glorioso passato.
Un interessante viaggio nel tempo che fu, utile per gli studiosi e curioso per gli appassionati!

Presentazione a cura di Paolo Gatto