Spazio - Orbital
Orbital di Samantha Harvey
Allacciate le cinture ben strette: la #ValigiadelLettore questa settimana ci conduce in un viaggio sorprendente in orbita attorno alla Terra. Non ve l’aspettavate, vero?
Quello che per tanti è un sogno irrealizzabile diventerà all’improvviso realtà tra le pagine di questo bellissimo romanzo, vincitore del prestigioso Booker Prize 2024.
Ci dovremo velocemente abituare all’oscurità infinita e minacciosa fuori dagli oblò della nostra navicella, dovremo imparare a convivere con la mancanza di gravità e con i pasti disidratati.
Tra le molte difficoltà da affrontare, la lontananza da casa e dalle proprie famiglie è certamente il peso maggiore da sopportare. I sei astronauti che condividono la stazione spaziale si sentono però esclusi dalla vita intensa che scorre sulla terra. Un matrimonio in crisi, un funerale recente, un fratello ammalato, un tifone minaccioso in arrivo: ognuno di loro ha qualche motivo per desiderare di allontanarsi, seppur temporaneamente, da una realtà che si è fatta opprimente.
Nello spazio ristretto della navicella gli astronauti cominciano a stringere legami sempre più intimi, nel tentativo di sottrarsi alla solitudine e, con il passare del tempo, iniziano a sentirsi come parti di un unico corpo: Pietro la mente, Anton il cuore, Roman le mani, Chie la coscienza, Shaun l’anima e Nell il respiro.
I giorni scorrono lenti e scanditi da una routine precisa che li fa sembrare tutti uguali. Nulla di incredibile sembra accadere durante il loro viaggio in orbita, eppure, poco a poco, osservando il pianeta blu dall’altro della loro navicella, i sei scienziati cominciano a sentirsi sempre più incantati da quel piccolo e prezioso gioiello dai colori sgargianti che è la Terra. Essere lassù, in orbita attorno alla Terra, vuol dire oscillare tra il senso di onnipotenza e la percezione di essere irrilevanti e vulnerabili, come foglie nel vento.
“Orbital” è un vero e proprio canto d’amore per il nostro pianeta, fragile e precario e, proprio per questo, infinitamente prezioso.
Un viaggio come questo richiede un equipaggiamento decisamente impegnativo, ma nella nostra valigia non porteremo attrezzature molto complesse: ci basterà un semplice calendario. È proprio questo uno degli oggetti preferiti dai sei astronauti in orbita. Un semplice calendario ci servirà a cancellare con delle crocette ogni singolo giorno trascorso in orbita, nell’attesa di poter finalmente tornare a toccare il suolo terrestre.