Canada - Kukum
Kukum di Michel Jean
Il libro che ci accompagna in viaggio questa settimana è un vero inno alla libertà e all’amore per la natura selvaggia.
La nostra #ValigiadelLettore ci porta nel Canada Orientale, in particolare nel Nitassinan, in lingua innu “la nostra terra”, la patria tradizionale del popolo Innu.
Eppure la protagonista di questa storia non è affatto un’indigena. Si tratta di Almanda, la giovane figlia di una coppia di immigrati irlandesi che, poco dopo essere sbarcata sulla costa canadese, resta drammaticamente orfana e viene affidata alle cure degli zii.
Una sera Almanda, mentre si trova sulla sponda sabbiosa del lago Pekuakami, intravede una canoa avvicinarsi lentamente e, alla sua guida, un giovane innu, un ragazzo dagli occhi neri e dallo sguardo serio che pare incuriosito dalla sua presenza. Sera dopo sera quel ragazzo tornerà al loro punto di ritrovo, per scambiare poche parole e molti sguardi. Il ragazzo, di nome Thomas, le racconta di una terra meravigliosa più a nord, oltre il fiume Peribonka: si tratta di Nitassinan, “la nostra terra”.
Solo quindicenne, Almanda decide di lasciare il suo villaggio e di seguire Thomas sulla sua canoa.
Thomas sembra possedere una saggezza profonda e una grande conoscenza del mondo naturale: si muove silenzioso nel bosco, conosce la neve, le rocce e le cascate del Nord.
Nonostante le differenze culturali, i due si innamorano e Amanda viene accolta dalla comunità dei Pekuakami Innu. Presso di loro imparerà una nuova lingua e a vivere una vita da nomade, in armonia con la natura.
Il loro idillio viene spezzato dall’arrivo dei coloni francesi che minacciano il territorio innu distruggendo le foreste per ricavarne legname per alimentare le segherie. Il popolo indigeno viene spinto sempre più a nord e, come accaduto altrove in varie parti del continente, infine costretto a vivere in piccole riserve.
La violenza dei coloni non si limita allo scempio della natura ma punta a distruggere anche l’unità del popolo innu, dividendolo in varie riserve separate, e a spazzare via la loro identità costringendo i bambini indigeni a lasciare le loro famiglie per essere “rieducati” in istituti che avevano lo scopo dichiarato di occidentalizzarli ed eliminare ogni contatto con la loro cultura indiana.
La storia incredibile di Almanda, diventa ancora più affascinante quando si pensa che è la vera storia della bisnonna dell’autore canadese Michel Jean.
In partenza per le rive selvagge del fiume Peribonka, mettiamo in valigia un copricapo pesante: sarà di certo utile per chi, come noi, non è abituato ad affrontare il pungente gelo invernale di questa magnifica terra.