Angola - La casa dell'attesa
La casa dell'attesa di Fabio Geda
Questa settimana partiremo insieme per un viaggio davvero particolare che sarà un’esperienza preziosa per conoscere una parte del mondo di cui purtroppo sappiamo troppo poco.
Fabio Geda ci fa da guida in questo libro che è, al tempo stesso, narrazione e reportage giornalistico.
La destinazione di questa #ValigiadelLettore è l’Angola e, in particolare, il piccolo centro rurale di Chiulo, nel sud del Paese, sugli altopiani al confine con la Namibia.
Qui l’associazione non profit Medici con l’Africa Cuamm gestisce un ospedale, a fianco al quale sorge una casa molto particolare chiamata “Casa dell’attesa”. In questo luogo arrivano donne provenienti da tutta la provincia per vivere in comunità l’ultimo periodo di gravidanza protette e curate. In caso di complicanze, infatti, servirebbero parecchie ore per raggiungere un ospedale e cercare soccorso: nella casa della speranza possono vivere con tranquillità queste settimane così delicate e ricevere le cure adeguate al momento del parto.
Fabio Geda racconta il lavoro di gruppo di decine di medici italiani e le storie di donne e uomini angolani che si sono rivolti al loro ospedale.
Ma il racconto non è confinato a Chiulo: esploreremo anche la bellezza mozzafiato dei panorami sconfinati del sud dell’Angola e ci perderemo lungo le strade trafficatissime della capitale Luanda, abitata da oltre dieci milioni di abitanti. E non mancherà il ricordo di una lunghissima guerra civile durata ventisette anni, che ha lasciato dietro di sé enormi devastazioni e ferite mai rimarginate.
In partenza per il piccolo centro di Chiulo, potrebbe essere utile mettere in valigia qualche capo di vestiario per neonati: piccoli oggetti preziosi per accogliere una nuova vita ma anche simboli della speranza che genera ogni nascita avvenuta nella “casa dell’attesa”.
Se la lettura di questo libro vi ha colpito esiste la possibilità di fare un gesto concreto per aiutare l’ospedale di Chiulo e tanti altri progetti di assistenza sanitaria sparsi in tutta l’Africa con una donazione all’associazione Medici con l’Africa Cuamm.