Taiwan - Montagne e nuvole negli occhi
Montagne e nuvole negli occhi di Wu Ming-yi
La destinazione della #ValigiadelLettore di questa settimana non potrebbe essere più esotica: andiamo al largo di Taiwan, in un’isoletta chiamata Wayo-Wayo. Qui gli abitanti vivono in completa simbiosi con la natura. Tutta la loro esistenza ruota intorno al mare, da cui traggono sostentamento e che è il protagonista di tutte le storie di cui sono abili narratori.
Atrei ha appena compiuto quindici anni e, come tutti i secondogeniti maschi dell’isola, sa bene che il suo destino è segnato: la tradizione vuole che Atrei costruisca con le sue mani una piccola imbarcazione chiamata telewaka e che da solo affronti l’oceano in un viaggio che per tanti suoi coetanei è stato di sola andata.
A salvarlo saranno la sua grande determinazione e un oceano capriccioso e imprevedibile che spinge la sua piccola barca fino alle sponde orientali di Taiwan.
Quando apre gli occhi su una spiaggia sconosciuta, Atrei scopre un mondo a lui completamente estraneo, in cui lo sviluppo economico e l’inquinamento hanno ormai provocato danni irreparabili all’ambiente.
A soccorrerlo su quella spiaggia colma di rifiuti è Alice, una donna distrutta dal dolore per la perdita del marito e del figlio adolescente. Atrei e Alice, nonostante le incomprensioni linguistiche e culturali, stringono un’inaspettata amicizia che rappresenterà una possibilità di rinascita per entrambi.
Il primo romanzo tradotto in Italia di Wu Ming-yi, esponente di spicco della narrativa naturalistica cinese, ci regala una storia sognante e profonda, che fonde la fantasia e la mitologia con il tema della salvaguardia ambientale.
Considerate le abilità manuali che ogni ragazzo di Wayo-Wayo deve possedere per costruire da sé un’imbarcazione, l’oggetto necessario per la nostra valigia questa settimana sarà un martello.
Buon viaggio!