El Paso - Tennis partner

Tennis partner di Abraham Verghese

La destinazione dove ci conduce la #ValigiadelLettore di questo mercoledì è un luogo di confine tra Texas e Messico, El Paso, dove l’autore di questo romanzo, medico e docente ma all’epoca non ancora scrittore, si trasferisce con la famiglia per un nuovo incarico ospedaliero. Siamo a metà anni ’90 e proprio qui conosce David Smith, specializzando brillante, ex tennista quasi professionista ma soprattutto un uomo in lotta con una dipendenza da cocaina che lo trascina in un’altalena di promesse, ricadute e tentativi di rinascita. Ed è  in mezzo a questa precarietà che nasce un’amicizia inattesa.
A unire i due non è soltanto la professione, ma soprattutto la passione per il tennis: Abraham impara dall’amico, un tempo professionista, e il campo diventa lo spazio in cui trovano un linguaggio comune.
I due sono accomunati anche dalla sensazione di essere outsider: Verghese è appena arrivato in città e affronta la crisi del suo matrimonio mentre Smith, australiano, combatte con le sue dipendenze.
Ma soprattutto entrambi si sentono incredibilmente soli.
In campo, i ruoli sociali e professionali si azzerano: non c’è il medico affermato né il collega problematico, ci sono due uomini che provano, colpo dopo colpo, a restare in equilibrio.
È qui che avviene il vero incontro, fatto di fiducia, frustrazione, complicità e vulnerabilità condivisa.
Si tratta a tutti gli effetti di un memoir nel quale il racconto si muove tra corsia ospedaliera e campo da gioco, mostrando come la medicina sia spesso incapace di intervenire quando il dolore è interno e invisibile. L’autore non nasconde il proprio senso di colpa, né la frustrazione di chi assiste a una caduta senza riuscire a fermarla.

Gli oggetti che non possono mancare nella valigia per questo viaggio sono delle palline da tennis, senza le quali i due protagonisti non avrebbero potuto giocare al Tennis Club ma neppure stringere il loro rapporto di amicizia.