C'ero una volta di Buffy Cram

La #ValigiadelLettore di questo mercoledì ci porta a Vancouver, in Canada. La diciannovenne Elizabeth percorre in autobus le strade di East Hastings, uno dei sobborghi più poveri della città, scrutando con attenzione ogni volto alla ricerca della madre Margaret.
È un’abitudine che Elizabeth non ha mai perso da quando, dieci anni prima, si è separata da lei per entrare in una casa famiglia. Qui ha vissuto gli anni della sua adolescenza, sotto l’ala protettrice di Bertha, la terapista che ha seguito il suo percorso e l’ha spronata a liberarsi dai fantasmi del suo passato, scrivendo in un diario la sua incredibile, folle storia.
Sfogliando le pagine di questo diario torniamo al 1969 quando la giovane Margaret ha un unico desiderio: diventare una cantante famosa e lasciarsi alle spalle il dolore per la morte del figlio Michael, gemello di Elizabeth. Fragile e scostante, la giovane madre è incapace di dare alla bambina l’amore e la stabilità di cui avrebbe bisogno, trascinandola in avventure sempre più folli. Spinta dal senso di colpa per essere sopravvissuta al fratellino e dalla voglia di avvicinarsi alla madre, a soli otto anni Elizabeth ruba le chiavi dell’autobus scolastico e le due partono per un incredibile viaggio verso gli Stati Uniti: direzione Woodstock.
Durante il tragitto vivono di espedienti: Elizabeth si improvvisa indovina per racimolare qualche soldo, mentre Margaret si fa incantare da una setta hippie che intende risvegliare la sua coscienza con l’LSD.
Quando la bambina cerca di boicottare i piani della setta, il suo allontanamento dalla madre diventa inevitabile. Eppure non basterà la distanza, né il tempo che passa, a lenire il dolore per la perdita della madre e per un amore mai davvero dimostrato.

Recuperiamo da qualche polveroso cassetto i nostri migliori accessori hippie e accompagniamo Elizabeth e Margaret in questo pazzo viaggio da Vancouver attraverso l’America, fatto di musica rock, personaggi stravaganti, grandi sogni e fragili illusioni.