Marche - Il figlio di Forrest Gump

Il figlio di Forrest Gump di Angelo Ferracuti

Ci spostiamo nelle Marche con la nostra #ValigiadelLettore per entrare in casa Ferracuti. La madre è una donna affettuosa ed apprensiva, perennemente seduta alla macchina da cucire. Il padre, uomo riservato e chiuso in sé stesso, decide di punto in bianco di diventare un maratoneta. Dalle gare di paese alle corse internazionali, Mario Ferracuti ha corso per mezzo secolo battendo svariati record, cimentandosi in sfide sempre più faticose e impegnative con l’intenzione di superare sé stesso.
Inseguendo il padre, che della corsa ha fatto la sua ragione di vita, l’autore ci offre uno spaccato della vita di provincia, di un’Italia cattolica e democristiana attraversata dalle battaglie politiche degli anni ‘70.
Ma il romanzo è soprattutto una storia famigliare, con gli eventi, gli incontri e anche gli scontri che in quella casa sono stati vissuti.
Angelo Ferracuti, dopo la scomparsa del padre, ritorna ai giorni in cui era un figlio ribelle, riallaccia il legame con un padre distante riconoscendone la sua fortissima volontà e determinazione nel raggiungere gli obiettivi sportivi, nel mettersi continuamente alla prova. Ma il figlio cerca di indagare anche le motivazioni profonde che hanno fatto di quell’uomo taciturno una leggenda.
Il viaggio che l’autore intraprende alla fine del romanzo lungo la Strada Blu, dalla Norvegia fino al confine tra Finlandia e Russia, diventa l’atto finale di una relazione sempre tesa e difficile. Sarà qui infine che Angelo riuscirà a fare i conti con la sua vicenda personale e a fare pace con il fantasma di suo padre.
Particolarmente suggestive le pagine in cui lo scrittore rivisita la casa di Fermo, dopo la scomparsa di entrambi i genitori, prima di raccogliere le ultime cose e con esse il ricordo della vita passata di cui rimangono ora solo le ombre.
Nella nostra valigia non potranno mancare un paio di scarpe da running.