Treviso - La giustizia non è una pallottola

La giustizia non è una pallottola di Fulvio Ervas

Ci aspetta un viaggio breve e piuttosto agevole questo mercoledì, la #ValigiadelLettore ci porta infatti a Treviso, dove ha sede la questura a cui è assegnato l’ispettore Stucky.
Lo ritroveremo, in questo nono romanzo della serie che lo vede come protagonista, a guidare un’intrigante indagine: uno spaventapasseri indossa abiti macchiati di sangue, due tombe illustri all’interno di un convento vengono profanate misteriosamente e una guardia giurata viene uccisa nella villa di un famoso e ricco imprenditore, collezionista d’arte.
Pur costretto a concentrarsi su uno solo dei casi, l’ispettore Stucky si ritroverà coinvolto nelle vicende di tutti e tre grazie alle sue capacità analitiche ma anche alle sue meravigliose intuizioni.
Ironico, malinconico e allergico alla retorica, Stucky ama immergersi nelle sue indagini a 360° mettendoci molto del suo, dialogando con personaggi di tutti i generi.
Ecco come uno di questi conclude un interrogatorio.

"Nel Veneto succede di tutto. Qui puoi dare da bere i PFAS ai bambini che tanto semo forti, qui puoi sfruttare i tuoi lavoratori pakistani che tanto chi se ne frega dei pakistani che non sappiamo nemmeno dov’è il Pakistan, e puoi farti fregare dalla tua banca sotto casa che tanto i soldi non ti mancano e mica l’hanno fatto apposta, come se uno sorridesse allo stupratore, puoi seppellire sotto le strade tutta la merda che vuoi che tanto qua siamo seri e non ti controlla nessuno e quando non la seppellisci riempi un vecchio capannone. E poi ci dai fuoco. Qua semo el Veneto, no se fermemo mai, caro poissiotto…”

Forse ancora non lo sapete ma il successo di questo personaggio e delle sue avventure letterarie lo porterà fra poco anche in tv, dopo una prima apparizione al cinema con “Finché c’è prosecco c’è speranza” sempre tratto da un precedente romanzo di Ervas.
Si sono infatti concluse da poco a Treviso le riprese della fiction “Stucky” nella quale il volto dell’ispettore sarà impersonato dall’irresistibile attore Giuseppe Battiston.
Diventerà così più facile poterlo immaginare in uno dei bar sotto il loggiato di piazza dei Signori a chiedere un caffè ristretto, come viene spesso descritto nei romanzi, mentre rimugina sugli indizi dei vari casi che gli capitano per le mani.

Prima di chiudere la valigia non dimentichiamoci di mettere una tazzina da caffè, per provare a scovare il colpevole prima dell’ispettore!