Salisburgo - La sorella di Mozart
La sorella di Mozart di Rita Charbonnier
Questo mercoledì la #ValigiadelLettore ci porta nella Salisburgo di fine ‘700 alla scoperta di un personaggio a molti sconosciuto: Maria Anna Mozart, detta Nannerl, sorella maggiore del celebre Wolfgang.
Il romanzo di Rita Charbonnier ci parla proprio della vita di questa donna, il cui talento musicale sembrò per un periodo addirittura maggiore di quello del fratello, ma che fu obbligata ad abbandonare i palcoscenici per dedicarsi ad una vita, secondo il padre, più adatta ad una donna e dunque a sposarsi e dedicarsi alla famiglia.
Nannerl vorrebbe suonare il violino, ma suo padre glielo impedisce perché il corpo, nei movimenti sinuosi di accompagnamento, rivelerebbe troppo. Nannerl è bravissima a comporre musica, ma deve farsi da parte perché per suo padre solo Wolfgang è degno di farlo.
L’ambizione paterna sul figlio maschio porta Nannerl e Wolfgang ad allontanarsi. Mentre lui viaggia insieme al padre ed è acclamato dalle corti europee, lei resta a casa a dare lezioni private alle ragazzine austriache per poter coprire le spese dei viaggi. E più il tempo passa e più la distanza tra i due fratelli diviene incolmabile.
Archiviando come un ricordo doloroso le partiture a lei tanto care, smette del tutto di suonare e da quel momento la sua vita si snoda lungo percorsi più consueti, arrendendosi alle convenzioni imposte dalla società.
Nannerl trova il suo riscatto da vedova, quando ricomincia a insegnare il clavicembalo. La sua statua, citata anche nel romanzo, si può ancor oggi ammirare nella Mozartplatz di Salisburgo.
Aggiungiamo allora al nostro bagaglio anche un violino, in ricordo del talento che questa ragazza del XVIII secolo non ha mai potuto esprimere liberamente, ma anche come monito per sottolineare come ancora oggi le donne non siano considerate alla pari degli uomini, soprattutto in campo creativo e artistico.