Bordeaux - Un certo Paul Darrigrand
Un certo Paul Darrigrand di Philippe Besson
#LaValigiadelLettore di questa settimana ci porta nell’affascinante Bordeaux di fine anni Ottanta, per seguire l’educazione sentimentale del giovane Philippe.
Tutto inizia quando il protagonista decide di aprire il baule dei ricordi e per caso trova una vecchia fotografia con scritto in calce “un certo Paul Darrigrand”.
La mente corre all’istante in cui Philippe, tra i corridoi dell’università di Bordeaux, si imbatte in uno studente più grande: Paul, affascinante uomo dagli occhi scuri e profondi, dal fisico asciutto del nuotatore, dall’aria sicura di sé.
Tutto accade velocemente: sguardi scambiati con rapidità, uno scompiglio passeggero. Poi, piano piano, i due si avvicinano: un pranzo al ristorante, prima, una vacanza invernale all’Isola di Ré, poi, danno inizio a una relazione tormentata, nostalgica, commovente. Il resto sono attimi inquieti, intimità clandestine, tra incertezze e sfide, come testimoniano la moglie di Paul o la malattia misteriosa di Philippe.
È impossibile non restare ammaliati da questo racconto di un anno vissuto pericolosamente, di una storia di gioventù e di desiderio. Philippe Besson, dopo l’esito fortunatissimo di Non mentirmi, ci offre un altro capolavoro, in un andirivieni continuo tra realtà e finzione, tra scrittura e vita. Del resto, come non lodare “chi, come Besson, sa offrire delicatezza persino nel dramma?”