Ferrara - Aqua e tera

Aqua e tera di Dario Franceschini

Questa settimana ci spostiamo nelle campagne ferraresi dove la nostra #ValigiadelLettore ci porta a scoprire una vicenda davvero toccante. Siamo negli anni ‘20 del secolo scorso e la provincia di Ferrara è attraversata dalle lotte tra le leghe rosse e le squadre fasciste dominate da Mussolini e Balbo.
Attraverso l’epopea dei Callegari, una famiglia contadina e socialista, il romanzo racconta di quegli anni travagliati, anni di bonifiche di una terra paludosa e malsana, in cui il socialismo dei braccianti si oppose ai proprietari terrieri che invece fiancheggiavano il fascismo nascente. In questo contesto che inevitabilmente accende anche le rivalità tra famiglie, si svolge la tenera storia d’amore tra Lucia Callegari, figlia del capolega dei braccianti, e Tina Barilari, figlia di un agrario fascista.
Assistiamo dunque al nascere di un amore segreto, e biasimevole per quel tempo, tra due ragazze che appartengono a due realtà politiche e sociali diverse. Ma il romanzo ci offre soprattutto il ritratto corale di una città e dei suoi protagonisti tra i quali spiccano personaggi storici come Giacomo Matteotti e Don Minzoni, Renata Viganò e Giorgio Bassani.
Nel descrivere un passato contadino che appartiene a tutti noi, attraversato dalle guerre, dalla fame e dalla miseria che spesso sfociano in azioni violente e in un forte apparato repressivo, questo libro pone al centro della vicenda le donne, protagoniste indiscusse di un percorso verso l’emancipazione lavorativa e sociale.
E sono proprio le donne, prigioniere della Storia scritta esclusivamente dai maschi, a dimostrarsi più aperte e liberali, indulgenti e comprensive, tessendo tacite alleanze e relazioni tra loro.

Nella nostra valigia mettiamo una pellicola, come quella su cui Tina con la cinepresa raccoglieva i ricordi più preziosi e i momenti più significativi della sua vita, filmati che anni dopo sveleranno alla figlia il suo passato.