Fratta Polesine - Solo

Solo di Riccardo Nencini

La #ValigiadelLettore di questa settimana ci porta a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, luogo natale di Giacomo Matteotti, brutalmente assassinato dai fascisti cento anni fa.

Nel suo romanzo storico, ricostruito con grande precisione, l’autore ci racconta la vita e la solitudine di Matteotti a partire dalla sua infanzia e dalla sua giovinezza nel poverissimo polesine. È qui, molto lontano da Roma, che il giovane Matteotti inizia a condividere gli ideali socialisti ma anche a capire – primo e unico politico in quel momento – la pericolosità del movimento fascista. Durante la Prima Guerra le sue posizioni antimilitariste e anti interventiste gli costano l’esilio dal Polesine e il confino a Messina. Nella casa di famiglia di Fratta lascia la giovane sposa Velia Titta – poetessa e romanziera - e i tre bambini. Eletto deputato nel 1919 si sposta nella capitale dove viene soprannominato “Tempesta” dai suoi compagni di partito, per il carattere battagliero e intransigente. Dopo il famoso discorso in Parlamento del 30 maggio 1924 in cui contesta i risultati elettorali denunciando le violenze e le illegalità commessi dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni, la sorte di Matteotti è segnata. Alle quattro e trenta di pomeriggio del 10 giugno 1924, una squadra fascista lo aspetta sul Lungotevere dove viene circondato, picchiato e trascinato in auto. Il suo corpo verrà ritrovato due mesi dopo, orribilmente mutilato. Velia, con grande coraggio, si dedicherà fino alla morte alla ricerca della verità sull’omicidio del marito.

Acquistiamo e mettiamo in valigia il biglietto per visitare la Casa Museo di Fratta Polesine a lui dedicata che permette di immergersi nella vicenda umana e politica di un grande protagonista della storia italiana, simbolo della libertà.