Oxford - L'uomo di latta
L'uomo di latta di Sarah Winman
Cari lettori, tenetevi pronti: questa settimana la #ValigiadelLettore ci porta a Oxford, a seguire storie fatte di dolore e di bellezza.
1950: Dora, ragazza appassionata d’arte, in gita scolastica alla National Gallery si commuove di fronte al dipinto “I girasoli”, capolavoro di Van Gogh: pensa che gli esseri umani siano capaci di creare opere d’arte bellissime. Anni dopo, per caso o per destino, la donna partecipa a una riffa e vince una copia del quadro: la sua esistenza, caratterizzata da un matrimonio spento, da questo momento in poi diventa via via più luminosa.
1996: Ellis, figlio di Dora, e Michael a dodici anni vivono un’amicizia intensa e struggente: sono sempre loro due, in bici per le strade di Oxford, alla scoperta di poesie con cui emozionarsi, a nuotare in piscina, a fuggire da genitori autoritari. Ma poi… crescono, e l’amicizia diventa qualcosa di più, e poi arriva Annie, a cambiare e a complicare le cose.
“Dicono che, con tutta probabilità, (Van Gogh) dipinse i Girasoli per arredare la camera di Gauguin. Ne fece anche altre versioni, non solo questa. È un pensiero carino però, no? Alcuni dicono che non è vero ma a me piace pensare di sì. Dipingere fiori in segno di amicizia e di benvenuto. Gli uomini e i ragazzi dovrebbero saper fare cose belle gli uni per gli altri. Non dimenticatevelo mai, voi due”: è impossibile non restare affascinati dal terzo romanzo di Sarah Winman, una sorta di fiaba struggente e malinconica, che vive di ricordi, di bellezza e di dolore (e quindi, insomma, capace di parlarci della vita). Come Dora, cercate di restare sempre affascinati davanti a un’opera d’arte: proprio per questo non scordate di mettere in valigia una riproduzione del vostro dipinto preferito!