Londra - T
T di Chetna Maroo
La #ValigiadelLettore di questo mercoledì ci riporta in un luogo incredibilmente ricco dal punto di vista letterario e, infatti, già battuto dalla nostra rubrica. Partiamo per Londra, e in particolare per il sobborgo settentrionale di Luton, preparandoci a conoscere il bellissimo esordio della scrittrice inglese di origine indiana, Chetna Maroo.
La famiglia della piccola Gopi, undicenne, viene sconvolta il giorno in cui la madre improvvisamente muore.
Come per lei, anche per le due sorelle adolescenti, Khush di tredici anni e Mona di quindici, la quotidianità si riempie di silenzi opprimenti e di solitudine.
Il padre, risucchiato, come le figlie, nella voragine di questa assenza, tenta comunque di tenere unita la sua famiglia resistendo alle proposte esterne di dividere le ragazze.
Fin da quando hanno memoria le tre sorelle sono state spinte dai genitori verso la pratica sportiva, soprattutto dello squash e del badminton ma, dopo la morte della madre, lo sport diventerà il centro di ogni loro giornata. Per la sorella minore in particolare, la voce narrante Gopi, lo squash diventerà ben presto un’ossessione a cui dedicare ogni ora libera dallo studio e, al contempo, un’ancora di salvezza.
Colpendo con forza e precisione palla dopo palla, Gopi trova uno sfogo per la rabbia che prova per la lacerante assenza di quella che era la persona più importante della sua vita e, contemporaneamente, impara ad affrontare il tumulto di un’età di grandi cambiamenti senza una guida materna.
Questo breve romanzo, tramite la voce pacata e sommessa di un’adolescente, tocca con notevole grazia temi molto delicati.
Innanzitutto il travaglio di chi è alle prese con un lutto terribile; i silenzi e la solitudine di un nucleo famigliare che ha improvvisamente perso il suo centro e le diverse vie per una rinascita che ogni persona deve trovare dentro se stessa.
Ma in questo romanzo c’è anche spazio per una meravigliosa storia di formazione e di sorellanza. Persa la figura materna, sarà commovente vedere il modo in cui il legame tra le sorelle si stringe tentando di lenire il dolore e colmare, per quanto possibile, un’assenza così ingombrante.
“T” è anche una riflessione su cosa significhi essere un’adolescente appartenente ad una minoranza etnica e linguistica molto chiusa, in questo caso la comunità indiana Gujarati, in una metropoli cosmopolita come quella londinese e, parallelamente, come si possa trovare un proprio spazio, da adolescente figlia di immigrati, in un ambiente quasi esclusivamente maschile e bianco come quello dello squash.
Nella nostra valigia in partenza per Londra dovremo fare spazio per una racchetta, un oggetto che sarà indispensabile per accedere al centro sportivo di Western Lane. Varcata quella soglia sarà tutt’altro che difficile imbatterci in Gopi, che per ore e ore senza sosta combatte il suo dolore colpendo una pallina e rincorrendo un sogno.