Oslo - Fino alla fine
Fino alla fine di Helga Flatland
Ci prepariamo per il viaggio di questo mercoledì tirando fuori del vestiario pesante: con la nostra #ValigiadelLettore partiamo per Oslo.
Qui conosceremo Sigrid, una dottoressa quarantenne che ha deciso di trasferirsi ad Oslo con la famiglia, per allontanarsi dal paesino di campagna in cui è cresciuta.
Anche se all’apparenza la nuova vita di Sigrid in una città più grande è felice ed appagante, un cumulo di ricordi ingombranti l’ha seguita fino a lì e ciò la rende facilmente irritabile ed inquieta, a discapito della convivenza pacifica con la famiglia.
C’è poi Anne, la madre di Sigrid. Fra lei e la figlia non c’è mai stato un rapporto sereno: la donna infatti ha riservato maggiori cure a Magnus, il figlio maggiore, e ancor più al marito Gustav, a seguito della sua invalidità.
La scoperta improvvisa da parte di Anne di un tumore allo stadio avanzato ribalta completamente i rapporti instauratisi fino ad allora, riavvicinando le due donne e risvegliando sentimenti congelati.
Il fatto che Sigrid sia un medico è un altro aspetto affascinante della storia. Essere più consapevole dell’iter della malattia di sua madre e delle pesanti cure cui sarà sottoposta sembra solo aumentare il senso d’incapacità e d’inadeguatezza di Sigrid. Allo stesso tempo, però, quasi a riassumere una vita intera, la malattia porta in superficie ricordi dell’infanzia, quando l’attenzione di sua madre era rivolta a suo padre già malato e non a lei.
Ed ecco allora i racconti dei compleanni dimenticati, dei pranzi al sacco impreparati e delle uniformi scolastiche non lavate che hanno lasciato in Sigrid un sentimento di abbandono che dura da tanto, troppo tempo, come lei racconta al compagno Aslak.
La riconciliazione tra madre e figlia sembra impossibile, anche ora, di fronte alla malattia terminale. Sono due donne orgogliose e cocciute, nessuna è disposta a venirsi incontro. Sarà così anche quando la morte sarà ad un passo dal sopraggiungere?
Esplorare il coraggio in tutte le sue forme - coraggio nelle relazioni, coraggio di dichiarare le proprie paure, coraggio di lasciar andare - è ciò che ci racconta Helga Flatland in questo romanzo, una storia sorprendentemente umana in cui la malattia si fa cura e guarigione di antiche ferite.
Preparando il nostro bagaglio ricordiamoci di portare delle candeline da compleanno, come ricordo di tante date dimenticate e di tappe importanti mai celebrate.