Bratislava - Da solo
Da solo di Novita Amadei
“Non c'è bisogno d'inventare, sai? La realtà basta e avanza”.
Questa frase rubata al libro “Da solo” di Novita Amadei ci fa capire come la #ValigiadelLettore di questo mercoledì sia la cronaca di una storia dolorosamente vera, in cui non c’è bisogno di alcuna finzione, di alcuno sforzo di immaginazione.
Bratislava è la destinazione di questa settimana: il porto sicuro a cui arriveremo solo dopo un viaggio pericoloso e complicato, seguendo i piccoli passi insicuri di Jarek.
Il piccolo Jarek ha quasi dieci anni e vive in Ucraina con la mamma Hanna e la nonna Olena, invalida e non più in grado di muoversi. La guerra con la Russia è ormai questione di giorni o di ore; tutti ne parlano e sanno che il nemico è alle porte.
Jarek non capisce però perché la mamma, in una mattina che sembrava uguale a tante altre, decide di portarlo alla stazione di Zaporizzja, facendosi largo tra la folla di persone cariche di bagagli. Non capisce perché la mamma continua ad evitare il suo sguardo, rifiutando di rispondere alle sue domande.
Ma poco a poco Jarek capisce. Si rende conto che quel conoscente con la barba rossa che la mamma gli ha presentato brevemente davanti ad un binario sarà il suo compagno di viaggio, almeno per un po', e che la mamma non lo seguirà.
Una volta che la madre si volta cercando invano di nascondere le lacrime, Jarek sa di essere solo.
Ha un indirizzo scritto sulla mano, una via da qualche parte a Bratislava: non ha di idea di quanto tempo ci vorrà per arrivare, né di chi ci sarà ad attenderlo.
Con questo libro profondamente vero e toccante, percorriamo un pericoloso viaggio nell’ignoto, a fianco del piccolo Jarek e di quanti, come lui, sono costretti ad abbandonare la casa e le persone amate nella speranza di mettersi in salvo dalla follia della guerra. E al contempo scopriamo tutto il coraggio che serve ad una madre per lasciar partire un figlio, solo e spaventato, condannando sé stesse a vivere con solo mezzo cuore, nella speranza di rivederlo un giorno sano e salvo.
Seguiamo il viaggio del piccolo Jarek verso Bratislava portando nella nostra valigia delle armi giocattolo, un ricordo dei giochi spensierati e dell’innocenza perduta di tanti bambini costretti alla fuga dalla follia della guerra.