Lorena - Quello che serve di notte
Quello che serve di notte di Laurent Petitmangin
Un quartiere operaio della Lorena è la destinazione della #ValigiadelLettore di questa settimana. In questa zona rurale e montagnosa al confine con il Lussemburgo, un padre fa il possibile per crescere da solo i due figli adolescenti, dopo che la moglie è morta in seguito ad una lunga malattia.
Per Fus, il maggiore, la malattia e la perdita della madre sono stati un colpo durissimo: confuso e arrabbiato, finisce per abbandonare gli studi e cacciarsi in un guaio dopo l’altro.
Fus si allontana dagli amici di una vita e, all’insaputa del padre, convinto socialista, comincia a frequentare un gruppo di coetanei appartenenti al Front National, formazione francese di estrema destra.
Il fratello più giovane, Gillou, più riflessivo e altruista, segue invece le orme paterne, dedicandosi agli studi e all’attivismo politico di sinistra.
Il colpo più duro per il padre viene nel momento in cui Fus viene arrestato con l’accusa di aver ucciso un ragazzo di opposte idee politiche, come vendetta per una precedente lite.
Padre e figlio verranno separati da anni trascorsi in carcere ma anche dal dolore, dalla vergogna e dal senso di impotenza di un padre che sente di aver fallito.
Il romanzo è anche una commovente riflessione sul perdono e sull’amore incondizionato che riesce a superare errori e colpe.
Questa storia famigliare struggente è ambientata in un quartiere operaio della periferia francese, che potrebbe tranquillamente essere ovunque in Europa, laddove la politica sembra sempre più incapace di dare prospettive e ideali alle generazioni più giovani, e l’adesione ai partiti di destra sta crescendo sempre più.
Partiamo per la Lorena portando con noi in valigia un pallone da calcio.
Rendiamo omaggio, con questo oggetto, al tentativo disperato di un padre di rimanere aggrappato ad un ricordo felice, in un mondo che pian piano sembra cadergli addosso: quello di un figlio forte e determinato che insegue una palla su un campo da calcio.