Austria - Josef
Josef di Monika Helfer
La #ValigiadelLettore di questa settimana ci porta in una remota valle delle montagne austriache dove si svolge gran parte questo toccante romanzo famigliare. Josef è direttore della casa vacanze per reduci di guerra sull’altopiano dello Tschengla a 1220 metri d’altezza. È un uomo schivo, provato dalla vita che non è stata certo generosa con lui: un’infanzia difficile e la guerra hanno lasciato profonde cicatrici in lui. Appassionato di libri, presenze costanti e riferimenti rassicuranti fin da quando era bambino, predilige i lunghi silenzi alle parole, defilandosi quasi dall’esistenza della famiglia.
L’autrice rievoca i suoi anni d’infanzia, i più felici, tra prati coloratissimi di fiori, durante i quali ai genitori poco affettuosi si affiancano i parenti della madre, gli “Emarginati”, uno stuolo di zie e zii alquanto bizzarri ma molto uniti e presenti.
Saranno loro a farsi carico di Monika, delle sue sorelle e del fratello quando l’angoscia di Josef romperà gli argini e la famiglia si ritroverà senza un punto fermo.
Monika, figlia e scrittrice, dipinge il ritratto di suo padre, un uomo che lei ha faticato a comprendere, ricercando nella propria memoria gli episodi salienti e significativi di un’esistenza segnata dal dolore. E tuttavia il romanzo non ha un tono drammatico, quasi si tratti di una sorta di riappacificazione con Josef, un atto di perdono per la sua assenza e vulnerabilità, per non aver saputo prendersi cura dei figli nei momenti più difficili della loro infanzia. Ciò che era rimasto in sospeso tra Monika e suo padre quando la ragazza era solo un’adolescente verrà ripreso dopo oltre vent’anni quando la donna sarà pronta ad ascoltare la voce delusa e amareggiata di un uomo che avrebbe desiderato forse un’altra vita. Un uomo più adatto alla vita cittadina se il destino non si fosse accanito contro di lui. I libri saranno sempre una fonte di gioia per Josef, che continuerà a raccoglierli fino alla fine selezionandoli con cura, convinto che “disporre in fila tutta la monnezza che si possa leggere non dà necessariamente luogo ad una biblioteca”.
Portiamo con noi una vecchia copia di Ivanhoe, il romanzo di Walter Scott che accese la passione per i libri in Josef quando era un bambino di dieci anni e che la scrittrice, sua figlia, conserva ancora.