Bucarest - La grande fortuna
La grande fortuna di Olivia Manning
La #ValigiadelLettore di questa settimana ci porta a Bucarest dove una coppia di novelli sposi si è appena trasferita dall’Inghilterra. Guy e Harriet si sono conosciuti e sposati nel giro di qualche settimana e ancora impacciati dalla scarsa conoscenza reciproca attraversano l’Europa già minacciata dalla Guerra diretti in Romania. La voce narrante del romanzo è la giovanissima Harriet, cresciuta senza l’affetto dei genitori, che decide di seguire il neo marito docente universitario in quella che era definita la Parigi dell’Est. La loro nuova vita si snoda tra salotti raffinati, frequentati da intellettuali, giornalisti e stranieri da ogni dove. Ma Guy e Harriet non potrebbero essere più diversi: socievole ed estroverso lui, riservata e possessiva lei, sempre bisognosa di attenzioni e di sicurezza da parte del marito. Quello da loro praticato è un ambiente protetto e privilegiato che si scontra con ciò che sta accadendo in Europa e di cui anche in Romania si cominciano ad avvertire gli allarmanti segnali. La guerra non viene mai descritta nel dettaglio ma la si percepisce come un’inquietante presenza, un rumore sordo di sottofondo che ancora non minaccia l’ingannevole stabilità del loro mondo.
Alla bellissima descrizione della Bucarest di inizio anni ’40, con i suoi contrasti sociali e il pericolo minaccia dell’avanzata nazista, si affianca nel romanzo la descrizione di un matrimonio ancora incerto a causa delle difficoltà e delle divergenze tra Guy e Harriet.
La fragilità e la vulnerabilità di Harriet diventano metafora di un regno che ancora finge di non vedere ciò che sta accadendo nell’illusione che tutto rimanga uguale. Anche la giovane protagonista continuerà ad occuparsi del suo piccolo mondo quotidiano, sospinta dalla tenace volontà di salvare il suo matrimonio
Pubblicato in Inghilterra nel 1960, “La grande fortuna” è il primo volume della saga dedicata ai coniugi Guy e Harriet Pringle.
Portiamo con noi in valigia una coppia di calici per entrare nel clima mondano e un po’ frivolo della Bucarest regale.